“Il silenzio dell’anima”: spettacolo teatrale del Mattei
“Riscoprire il valore della bellezza per sconfiggere il vuoto, la noia, la disperazione. Per combattere l’odio e il Male”.
In questa frase si racchiude l’intero percorso che 100 ragazzi dell’Istituto Mattei di Vasto hanno vissuto nell’ultimo mese per preparsi ad uno spettacolo che ha avuto grande successo di pubblico.
Quattro appuntamenti nel teatro Madonna dell’Asilo per “Il silenzio dell’anima”, commovente e potente rappresentazione che attraverso immagini, musica, parole e poesia ha trasmesso emozioni e suscitato profonde riflessioni sull’orrore della Shoa. “Un racconto che non intende indorare la pillola, ma che mette dinanzi alla banalità del male. Il titolo è stato scelto perché il silenzio della ragione genera mostri e se ad esso si aggiunge anche quello dell’anima si rischia di cadere nel buio. L’immagine della locandina è quella di un ragazzo sospeso nell’acqua che può precipitare sempre più giù o può essere richiamato verso l’alto, seguendo una luce. I Mali della nostra società hanno come unica matrice l’ignoranza e stasera vogliamo piantare un seme con la speranza che possa germogliare”. Così ha detto Paola Cerella, che insieme al team di insegnanti Laura Oliva, Nicola Menna e Mirko Menna, ha seguito gli studenti nella preparazione dello spettacolo.
Presenti gli assessori Nicola Della Gatta e Paola Cianci, nonché il dirigente scolastico Nino Fuiano che ha dichiarato: “Oggi mi avete fatto commuovere. Mentre vi guardavo ho pensato che come educatori, scuola, genitori e famiglie siamo chiamati a combattere il genocidio della speranza. Il nostro mondo è fatto di tante brutture, però non dobbiamo arrenderci. E per farlo come scuola gli strumenti sono quelli della cultura. Voi non siete il nostro futuro, ma già il nostro presente”.
Le conclusioni all’assessore alla Cultura Della Gatta: “Questi ragazzi hanno fatto il miracolo di liberare il Giorno della Memoria dal velo della retorica che troppo spesso lo opprime. Con i loro meravigliosi docenti hanno permesso a noi adulti di comprendere che la vera malattia che attanaglia l’umanità, ieri come oggi, è l’indifferenza. È necessario compromettersi per il bene dell’altro, realizzare che vale sempre la pena contribuire a migliorare la vita di quanti ci si pongono accanto. La sfida che un’opera così curata ci consegna è di scegliere tra ciò che è giusto e ciò che è facile: ai giovani spetta il compito di educarci al rispetto e alla comprensione, nella certezza che solo la conoscenza ci libera dal male dell’indifferenza.
Questa iniziativa, centrale nel calendario di eventi pubblici messi in campo dall’amministrazione comunale, ci testimonia che la cultura è davvero l’unica opportunità di elevazione morale di una comunità”.
Articoli dedicati dalla stampa locale: